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Ecco l'85° Giro dell'Appennino

Mercoledì 19 Giugno, presso l'Acquario di Genova, si è svolta la conferenza stampa di presentazione del 85°Giro dell’Appennino; erano presenti, Simona Ferro Assessore dello Sport della Regione Liguria, Alessandra Bianchi, Assessore allo sport del Comune di Genova ed tutte le maggiori cariche sportive Regionali. A fare gli onori di casa Beppe Costa Presidente ed Amministratore Delegato di Costa Edutainment.
 
Percorso vincente, non si cambia. E così l’85esima edizione del Giro dell’Appennino regala agli appassionati, domenica 14 luglio, l’undicesimo arrivo in via XX Settembre a 25 anni dal primo che concluse la corsa del 1999. Riconferma il passaggio alla Guardia per il quarto anno consecutivo dopo il successo di folla delle edizioni precedenti. E replica la partenza da Arquata Scrivia che lo scorso anno ha “adottato” con grande entusiasmo per la prima volta la corsa dell’U.S. Pontedecimo Ciclismo.
Una gara di quasi 200 chilometri molto nervosi con 2.800 metri di dislivello. Dopo il raduno ad Arquata Scrivia ci sarà il trasferimento davanti allo stabilimento Elah Dufour Novi di Novi Ligure dove avrà luogo la partenza ufficiale. Il Giro dell’Appennino non dimentica come sempre il passato: il Km. 0 sarà dedicato al Cav. Flavio Repetto che per tanti anni ha creduto nel valore sportivo e sociale del Giro dell’Appennino. Dopo il passaggio davanti al Museo dei Campionissimi a Novi e a Pasturana teatri di molti raduni delle ultime edizioni, si entrerà nel vivo della corsa.
Il Passo della Castagnola dopo 55 Km sarà la prima asperità della giornata. Dopo Giovi e Crocetta d’Orero arriverà la parte decisiva della corsa: prima i tornanti lungo la Bocchetta con pendenze anche al 18%. Poi a Pietralavezzara si volterà a sinistra per andare, dopo la discesa verso Isoverde, ad affrontare la Guardia: pendenze del 7 e 8% per arrivare al muro di 500 metri con pendenze al 21% nella zona di Lencisa.
Discesa in picchiata verso Genova con passaggio sotto il Ponte San Giorgio, Sopraelevata e poi gran finale in via XX Settembre.
Cinque i GPM per un dislivello complessivo di 2800 metri. La cima più alta della corsa è posta alla Guardia a 733 metri. I km nella città metropolitana di Genova sono 141, pari al 71% del totale.
Traguardi volanti: i premi saranno distribuiti ai primi cinque ma in virtù della classifica complessiva dei traguardi.
Il miglior piazzamento complessivo all'85° Giro dell'Appennino sommato al 61° Trofeo Laigueglia assegnerà il Challenge Liguria alla sua settima edizione.
Tra le squadre al via sicura la partecipazione tra gli UCI Worldteams della UAE Team Emirates (che avrà il dorsale n. 1, avendo vinto nel 2023), della Astana Qazaqstan Team, della Arkea-B&B Hotels e tra gli UCI Proteams le professional italiane Polti Kometa, VF Group-Bardiani CSF-Faizanè e Corratec-Vini Fanini.
Il Giro dell’Appennino festeggia quest’anno i 90 anni facendo parte degli eventi di punta di Genova Capitale Europea dello Sport 2024. La prima edizione si svolse il 16 settembre 1934 su un percorso di 140 km con partenza e arrivo a Pontedecimo. Fu vinto dall'italiano Augusto Como, che completò il percorso in 4h21'00" precedendo i connazionali Giulio Campastro e Luigi Cafferata. Conclusero la prova 20 dei 32 ciclisti al via.
“Era una gara dura nel 1934, lo sarà anche quella del 14 luglio – commenta Enrico Costa, presidente U.S. Pontedecimo Ciclismo -. Ma anche quest’anno, oltre all’organizzazione di questo grande evento sportivo, ci siamo ulteriormente impegnati sul fronte della sicurezza per i ciclisti: l’inaugurazione della pista ciclabile di Corso Italia di Genova intitolata a Michele Scarponi e Rocco Rinaldi e l’istanza dell’U.S. Pontedecimo Ciclismo per intitolare la ciclabile della Val Polcevera a Davide Rebellin e al socio Valerio Parodi sono un monito affinché tale tragedie indirizzino le istituzioni a provvedimenti che frenino la strage di ciclisti, atleti o diportisti, sulle strade italiane. Una strage che non trova alcuna scusa. Bisogna garantire agli amatori e ai ragazzi la possibilità di muoversi e allenarsi in sicurezza”.

Non a caso due eventi collaterali saranno proprio dedicati a queste categorie.
 
Sabato 6 luglio si svolgerà la gara per amatori Pontedecimo-Bocchetta/G.P. Comune di Campomorone, rievocazione della Pontedecimo-Bocchetta organizzata da Luigi Ghiglione negli anni ’30 del secolo scorso: l’edizione del 1933 fu la prova generale per organizzare nel 1934 la prima edizione del Giro dell’Appennino, allora denominata “Circuito dell’Appennino”.
Tre mesi esatti dopo l’inaugurazione di via Luigi Ghiglione a Pontedecimo, il percorso unirà questa nuova via dedicata allo storico patron, con il Cippo di Ghiglione sulla Bocchetta, eretto a fianco di quello di Coppi. Ritrovo alle ore 14 presso il Centro Commerciale L’Aquilone, partenza ufficiale a Campomorone.
Il giorno della gara si svolgerà “Il chilometro dell’Appennino-Memorial Giulio Enante” pedalata di bambini e ragazzi dall’arco dell’ultimo chilometro all’arrivo di via XX Settembre, con qualsiasi tipo di bicicletta, poco prima dell’arrivo dei professionisti, in ricordo di Giulio Enante, già Commissario Superiore della Polizia Municipale di Genova e consigliere direttivo dell’U.S. Pontedecimo Ciclismo.

La grande festa in piazza De Ferrari sarà completata con la terza edizione dell’Expo dell’Appennino al Palazzo della Borsa, per la promozione delle attività sportive, turistiche, gastronomiche, agricole, artigianali e della tradizione del territorio percorso dal Giro dell’Appennino, grazie alla Camera di Commercio di Genova.

Una festa che avrà già un’importante anteprima alla vigilia, sabato 13 luglio al Cabannun di Campomorone, quando verrà premiato con l’Appennino d’Oro Domenico Pozzovivo. Partecipando all’ultimo Giro d’Italia (terminato al ventesimo posto), ha raggiunto il record storico di partecipazioni, 18, tante quante quelle di Vladimiro Panizza. Due volte primo sulla Bocchetta, nel 2010 e nel 2012. Professionista dal 2005, stagione in cui il suo miglior risultato è stato il quinto posto al Giro dell’Appennino. È salito sul podio nel 2010, secondo alle spalle di Robert Kiserlovski.